Multe: l’ordinanza ingiunzione del Prefetto va debitamente motivata

Se l’automobilista sanzionato per violazione del codice della strada propone ricorso al Prefetto ai sensi degli articoli 203 e 204 c.d.s., l’ordinanza ingiunzione che ne implica il rigetto deve essere motivata a pena di inammissibilità.

Il Giudice di Pace di Piacenza, nella sentenza numero 668/2017 depositata il 18 marzo 2018 con la quale ha accolto il ricorso di un automobilista difeso dall’Avv. Roberto Iacovacci, ha sul punto precisato che tale motivazione può essere anche succinta, purché abbia ad oggetto sia la sussistenza della violazione, sia l’infondatezza dei motivi allegati al ricorso.

Del resto, per il Giudice, la ratio della normativa che consente il ricorso al Prefetto è proprio quella di risolvere le controversie, per quanto possibile, in sede amministrativa deflazionando il ricorso alla giurisdizione, cosa che risulterebbe impossibile se si negasse ogni rilievo alla mancata motivazione sulle doglianze fatte …

 

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Fonte: rassegna stampa
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